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Uso del Filo Interdentale

L’ uso del Filo Interdentale Protegge Molto Più di Denti e Gengive
07-nov-2011
Di Jane E. Brody

Pubblicato: 19 gennaio 1999


Ho il sospetto che il mio pensiero sia ampiamente condiviso: pur sapendo che potrei perdere i denti nei prossimi decenni, cio’ non è sufficiente a farmi usare il filo interdentale ogni sera. Sopporto pulizie parodontali tre volte all'anno ed ammonimenti di fare un miglior lavoro quotidiano, ma ancora quella sottile striscia di filo non sempre trova il suo corretto utilizzo prima che la giornata sia finita. Anche l’ aver visto la sofferenza di mio marito nell’ adattarsi alla dentiera, non è stato sufficiente ad acquisire una costante abitudine serale all’ uso del filo interdentale.

Ma ho recentemente appreso che c'è molto di più che la conservazione del dente di cui preoccuparsi. Recenti scoperte indicano che la malattia parodontale può precipitare o aggravare problemi di salute in altre parti del corpo. Forse l'informazione che emerge sul rapporto tra la malattia parodontale e questi gravi, e talvolta fatali, disturbi motiverà la maggior di noi, compresa la sottoscritta, a prestare maggiore attenzione alla salute delle gengive e delle ossa che sostengono i denti.

Infezioni si Diffondono al Resto del Corpo

Più di 400 specie di batteri vivono nella nostra bocca, alcuni possono infettare le gengive e l'osso sottostante che sostiene i denti. La gengivite, un' infezione che talvolta rende le gengive gonfie e suscettibili al sanguinamento quando sono irritate, è generalmente il primo stadio della parodontite, una malattia che affligge milioni di individui. Circa la metà degli studenti delle scuole superiori hanno gengivite. A poco a poco le gengive infette si allontanano dai denti, si formano tasche gengivali sempre piu’ profonde che consentono all' infezione di diffondersi ed erodere l'osso sottostante, causando mobilita’ dei denti nell’ alveolo. Circa il 15 per cento degli adulti americani soffre di parodontite avanzata e sono in pericolo di perdere i loro denti. In realtà, la maggior parte degli adulti oltre i 60 anni in questo paese hanno perso tutti i loro denti, principalmente a causa di malattia parodontale.

Ma studi recenti dimostrano che i denti non sono gli unici organi minacciati da questa patologia orale. Le infezioni dei tessuti della bocca possono facilmente diffondersi nel flusso sanguigno. Persino lo spazzolamento, il filo interdentale ed il masticare possono innescare una diffusione dell’ infezione nel resto del corpo quando la malattia parodontale è avanzata.

"La gente pensa alla malattia parodontale in termini di denti, ma non pensa al fatto che la parodontite è una grave infezione che può rilasciare i batteri nel sangue", ha detto il Dott. Robert Genco, direttore del Journal of Periodontology e professore di biologia orale presso la State University di New York a Buffalo. "Il risultato finale potrebbe significare rischi sanitari aggiuntivi per le persone la cui salute è già affetta da altre malattie - o portare a gravi complicazioni come la malattia cardiaca."

Serie Conseguenze

Un secolo fa un collegamneto spurio tra la malattia parodontale e l'artrite reumatoide ha spinto i dentisti ad estrarre tutti i denti di una persona, nella speranza di curare l'artrite. Questa errata convinzione ha praticamente bloccato per molti decenni una seria ricerca sulla relazione tra parodontite e altre malattie. Ma la sua recente rinascita sta suggerendo alcuni allarmanti collegamenti con problemi come le malattie cardiache e l’ ictus, il diabete, la polmonite e le nascite premature.

MALATTIE CARDIACHE - A parità di altre condizioni le persone con malattia parodontale hanno probabilita’ da uno e mezzo a due volte maggiori di subire un attacco di cuore fatale e quasi tre volte più probabilità di subire un ictus rispetto a quelle senza questa malattia orale. L'associazione con la malattia cardiaca è particolarmente forte nelle persone sotto i 50 anni. Gli studi hanno indicato che le infezioni orali croniche possono favorire lo sviluppo di arterie intasate e coaguli di sangue. Sostanze prodotte da batteri orali che entrano nel flusso sanguigno possono precipitare una catena di reazioni che portano a un accumulo di depositi arteriosi. E diversi batteri orali comuni possono avviare la formazione di coaguli di sangue e disturbare la funzione cardiaca.

DIABETE - E 'noto da tempo che il diabete predispone a infezioni batteriche, incluse le infezioni dei tessuti orali. Ma studi recenti indicano fortemente che la parodontite può peggiorare il diabete. I pazienti diabetici con grave parodontite hanno maggiore difficoltà a mantenere i normali livelli di zucchero nel sangue ed il trattamento della parodontite spesso si traduce in una ridotta necessità di insulina. Gli esperti adesso suggeriscono che l'infiammazione parodontale debba essere trattata ed eliminata in tutte le persone con diabete, soprattutto dal momento che tale trattamento può ridurre il rischio di lesioni alla retina e delle arterie, conseguenze comuni del diabete.

POLMONITE - La polmonite batterica si contrae quando i batteri che vivono nella bocca e nella gola giungono per inalazione nei polmoni dove le difese immunitarie non riescono a spazzarli via. Diversi agenti che causano la polmonite possono prosperare nei tessuti orali infetti di persone con malattia parodontale. E, altre malattie respiratorie, come la bronchite cronica e l'enfisema, possono peggiorare a causa di infezioni orali quando i batteri invasori vengono inalati.

NASCITA PREMATURA - E 'da tempo noto che le infezioni degli organi pelvici possono innescare il travaglio prematuramente e la nascita di bambini sottopeso. Le infezioni portano a livelli elevati di sostanze come la prostaglandina E-2 che può indurre il travaglio. C'è una crescente evidenza che le infezioni orali, anche, possono indurre un parto prematuro. Batteri parodontali producono molecole che spingono anche al rilascio di sostanze che inducono il travaglio come le prostaglandine. Un limitato studio ha trovato che le madri di bambini sottopeso nati prematuramente hanno sette volte più probabilità di avere malattia parodontale avanzata rispetto alle madri i cui bambini erano di peso normale alla nascita, anche se tutte le madri nello studio non erano altrimenti a rischio di avere un bambino prematuro. Ciò che serve è uno studio per determinare se il trattamento della malattia parodontale in donne in gravidanza può ridurre il rischio di parto prematuro.

INFEZIONI - Le persone con articolazioni artificiali e valvole cardiache sono maggiormente a rischio di soffrire di una grave infezione quando i batteri parodontali entrano nel flusso sanguigno. Per quelli con valvole cardiache artificiali l'infezione può essere fatale se non prontamente e accuratamente trattata con antibiotici. Questo è il motivo per cui i dentisti regolarmente prescrivono antibiotici a tali pazienti prima di iniziare le cure dentali.

Cosa Si Può Fare

Naturalmente la prevenzione è sempre la miglior via. Si inizia con la cura e protezione delle proprie ossa. Questo significa avere abbastanza calcio nella dieta per massimizzare lo sviluppo delle ossa prima dei 30 anni, quando inizia la perdita ossea progressiva. Le persone affette da osteoporosi perdono osso in bocca, così come nelle anche e nella colonna vertebrale e le donne in postmenopausa che non assumono terapia ormonale sostitutiva hanno un rischio notevolmente aumentato di malattia parodontale.

Prevenzione significa anche stabilire una routine quotidiana di utilizzo di spazzolino e filo interdentale ed una pulizia professionale parodontale almeno una volta l'anno - o più spesso, se nella bocca si forma facilmente placca dentale. E’ da tener presente che le prime fasi della malattia parodontale sono spesso asintomatiche.

L'American Academy of Periodontology fornisce informazioni circa il legame tra la malattia parodontale ed altre malattie attraverso un numero verde, (800) 356-7736, e sul suo sito web - www.perio.org - dove un parodontologo dell’ accademia risponderà alle domande.

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